Info Surfing
L’Info Surfing, definito anche Information Overload, è caratterizzato dalla continua ed insaziabile ricerca di informazioni su internet. La persona si sposta rapidamente da un sito all’altro perdendo il senso del tempo e non riuscendo a staccarsi dallo schermo, perdendo molto tempo a discapito di altre attività con danno personale, lavorativo o di salute fisica.
Come sottolinea Young (2000) “ci sono persone che desiderano accedere immediatamente al massimo aggiornamento possibile sulle informazioni correnti, trovandosi poi intrappolate in un eccesso informativo”.
La grande quantità di informazioni reperibili su internet e l’immediata accessibilità di queste ultime ha reso possibile la nascita in alcune persone di un nuovo comportamento compulsivo, definito info surfing o information overload: questi termini sottolineano la modalità frenetica, senza sosta, automatica e spesso caotica che queste persone mettono in atto nella ricerca delle informazioni sul web. Il soggetto sente l’impulso ad accumulare informazioni, spesso irrilevanti ai fini di una reale crescita della propria conoscenza del mondo o delle proprie competenze o che comunque non si riferiscono ad alcuno scopo costruttivo. La persona può sentire un impulso difficilmente controllabile a continuare a navigare in internet, pur rendendosi conto, in alcuni casi, della scarsa finalità delle sue ricerche e pur non provando alcuna autentica curiosità per molte delle informazioni ricercate.
Le persone che soffrono di information overload addiction manifestano principalmente i seguenti sintomi:
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necessità di passare molto tempo in rete alla ricerca di notizie, aggiornamenti o altre informazioni;
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tentativi senza successo di ridurre o interrompere l’attività di ricerca in rete;
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perseverazione nell’attività di ricerca nonostante la grande quantità di tempo speso comporti problemi sociali, familiari ed economici.
Talvolta, le persone affette da questo disturbo possono presentare una predisposizione allo sviluppo di altri sintomi di tipo ossessivo-compulsivo o di soffrire di un vero e proprio Disturbo Ossessivo-Compulsivo. In questi casi, la grande quantità e disponibilità delle informazioni messe a disposizione dalla rete può fungere da “terreno fertile” per tali soggetti predisposti; considerata ormai la necessità, lavorativa e quotidiana, per la maggior parte delle persone di avere una rete internet continuamente disponibile, questi soggetti possono trovarsi in notevole difficoltà poiché di rado possono allontanarsi dalla fonte del proprio disagio.
Qualora si osservassero in un figlio, un parente, un partner , un amico o altra persona vicina, comportamenti o segni che fanno ipotizzare la presenza di un problema legato a un utilizzo di Internet patologico, è importante rivolgersi a uno specialista qualificato ed esperto, al quale riportare le proprie osservazioni e con il quale sarà possibile chiarire l’entità del problema e, ove indicato, costruire insieme una possibilità di confronto con la persona.